Categorie
news

Spectatoring, il controllo che non consente l’accesso al piacere.

Per godere al meglio dell’esperienza sessuale la chiave di volta è viverla abbandonandosi completamente ad essa.

Cosa permette il totale abbandono al piacere erotico?

  • sospensione da tutti i pensieri distraenti
  • fiducia in se stessi
  • sicurezza rispetto alle proprie abilità sessuali
  • accettazione del proprio corpo
  • nessun timore del giudizio

Quando anche uno solo di questi aspetti diventa pervasivo ci si trova di fronte ad una persona ansiosa, con tendenze al perfezionismo o insoddisfatta della propria immagine corporea che, impegnata in attività sessuali, tende a mantenere uno stretto controllo, dando luogo a un fenomeno definito “Spectatoring”.

Il termine “Spectatoring” è stato concettualizzato da Master e Johnson (1966), due studiosi celebri per le loro ricerche innovative nel campo della sessuologia scientifica, e consiste nel mettere in atto per tutta la durata del rapporto sessuale una sorta di astrazione, di distanza, di osservazione dello spettacolo sessuale senza esserne coinvolti. Si diventa spettatori si se stessi.

Cosa viene sottoposto al controllo?

  • le proprie emozioni
  • la performance sessuale, che viene rilevata dalla risposta del partner
  • le dimensioni del pene, nel sesso maschile

Questa auto-osservazione ossessiva si manifesta sia negli uomini che nelle donne e può avere ripercussioni importanti sul piano del benessere psicofisico: frustrazione, abbassamento del tono dell’umore e dei livelli di autostima possono investire la persona. Inoltre, possono insorgere vere e proprie disfunzioni sessuali quali Eiaculazione Precoce e Disfunzione Erettile, ma più spesso Eiaculazione ritardata o impossibile nell’uomo, Anorgasmia nella donna.

La richiesta di aiuto, il più delle volte, viene effettuata in presenza di disfunzioni che non consentono l’atto sessuale ovvero Eiaculazione precoce e Disfunzione erettile. Quando invece il fenomeno di manifesta nei termini di Eiaculazione ritardata o impossibile o di Anorgasmia la richiesta è quasi inesistente. Ciò accade perché nel caso degli uomini stare in prestazione per tempi lunghi viene considerato un segno di potenza e di competenza sessuale, nel caso delle donne viene minimizzata l’importanza della risposta orgasmica. In realtà in questi casi il rischio è il delinearsi di una “crisi” di coppia in quanto i partner, che subiscono tale fenomeno, non si sentono sessualmente desiderabili e appaganti.

Prenota un colloquio di consulenza inviando un messaggio a info@sessuologarosaliacrivello.it o tramite whatssapp al numero 3294784507

Bibliografia
Masters W. H., Johnson V. E. (1966) Human Sexual Response, Boston, MA: Little, Brown. 

Categorie
news

L’amore non consumato: le coppie bianche

Tutte le coppie hanno rapporti sessuali penetrativi.

Non é affatto vero.

Il modo in cui una coppia vive la propria relazione, e come in essa la sessualità si esprime, non é qualcosa che può dar luogo a generalizzazioni o a logiche universali.

L’istinto, che conduce naturalmente all’accoppiamento nel mondo animale, non può essere preso in considerazione in riferimento alla persona, in quanto essa é il risultato non solo di natura ma anche di cultura, contesti di vita, condizionamenti, tabù, scelte, abitudini, difficoltà, che confluiscono nella coppia, nel momento stesso in cui essa si costituisce, e che la caratterizzano.

Coppie bianche: cosa sono

Le coppie bianche sono quelle in cui i partner vivono una relazione stabile, a prescindere dallo status giuridico, e nelle quali non sono inclusi i rapporti sessuali, intesi come rapporti penetrativi. Non vanno assimilate alle coppie che gradualmente, o per sopravvenuti motivi, hanno smesso di avere rapporti intimi.

Coppie bianche: cause

Le motivazioni per le quali si vive una relazione senza rapporti sessuali, cosiddetti completi, sono diverse e tra queste:

  • l’orientamento sessuale, in termini di asessualità, che all’interno della coppia si declina come assenza d’interesse o desiderio per l’attività sessuale;
  • scelta di castità come stile di vita, in netto contrasto con il liberismo sessuale che caratterizza i modelli attuali;
  • disfunzioni sessuali della donna, dell’uomo o di entrambi.

Nel caso delle disfunzioni sessuali i partner, pur desiderando molto l’incontro sessuale e pur mantenendo integra la funzione orgasmica, raggiunta attraverso la stimolazione orale o manuale reciproca, non riescono a “completare” l’incontro con l’introduzione del pene in vagina.

Coppie bianche: quali sono le disfunzioni?

Per le donne il vaginismo é senz’altro la disfunzione che può ostacolare la penetrazione, a causa dello spasmo involontario della muscolatura vaginale. In alcuni casi é talmente grave da non permettere neanche la visita ginecologica e, spesso, ha alla base una componente di fobia molto accentuata.

Per gli uomini sia la disfunzione erettile che l’eiaculazione precoce severa, definita “ante portam”, possono essere causa di impossibilità alla penetrazione.

Non di rado entrambi i membri della coppia hanno una disfunzione, così come sopra delineata. In questo caso si dice che la coppia “collude”, ovvero compartecipa all’impossibilità della penetrazione.

Coppie bianche: conseguenze

Per le coppie in cui l’assenza di rapporto sessuale penetrativo costituisce una scelta consapevole nessuna conseguenza. Si tratta spesso di coppie molto unite e affiatate che scelgono di vivere una dimensione differente di coppia fatta di sentimenti, di complicità, di interessi in comune, di progettualità.

Per chi invece vorrebbe, ma non riesce a “consumare”, i risvolti psicologici si manifestano a diversi livelli, da poco significativi, nel caso in cui l’assenza della penetrazione non comprometta l’affettività, la complicità, l’intesa, a molto significativi quando i partner desiderano invece una sessualità diversa e/o un figlio.

Il senso di fallimento che la coppia sperimenta può condurre:

  • alla rottura del rapporto, soprattutto quando uno solo dei due partner non riesce o non vuole risolvere la difficoltà sessuale;
  • all’ instaurarsi di un patto silente della coppia che da un lato rinforza il legame ma dall’altro isola la coppia con il problema.

Coppie bianche: quando chiedono aiuto

Molte coppie pensano la situazione si risolverà da sola (ma non é frequente che ciò accada) e solo dopo molto tempo e dopo aver superato l’imbarazzo decidono di chiedere aiuto. Le motivazioni della richiesta di intervento riguardano:

  • il voler diventare genitori ma, in questo caso, non è presente il reale desiderio di incontrarsi fisicamente;
  • la stanchezza di uno dei due partner (solitamente quello che non ha disfunzioni) che vuole porre fine alla situazione;
  • il desiderio della coppia di sperimentare una sessualità completa e appagante.

Coppie bianche: a chi affidarsi

Lo specialista più indicato è solitamente il sessuologo clinico il quale, attraverso un percorso mirato, aiuta i partner a superare gli ostacoli e consente loro di esprimere una piena e soddisfacente sessualità.

Categorie
news

IL TRADIMENTO NELLA COPPIA: SI PUO’ SUPERARE?

Essere coppia non è un dato di fatto, qualcosa di definito e concluso, bensì un processo che non si arresta.

Tale processo inizia con la costruzione della relazione e prosegue tutta la vita attraverso il suo mantenimento. Quest’ultimo deve poggiare su una forte intesa emotiva e su un buon livello di comunicazione. Questi due ingredienti fondamentali permettono di reggere le inevitabili crisi che le vicende di vita pongono.

Una di queste crisi è, non di rado, generata dal tradimento di uno dei due partner e rappresenta una delle esperienze più temute e dolorose.

La portata emotiva, soprattutto di chi ne è vittima, è enorme.

L’incredulità lascia quasi subito spazio ad una rabbia intensa cui segue profonda tristezza e la conseguente messa in discussione di alcuni aspetti fondamentali:

  • il patto di fedeltà decade;
  • ciò che è stato vissuto precedentemente con il partner viene rivalutato. I sentimenti provati erano sinceri o era tutta finzione?
  • la persona tradita comincia a squalificarsi, a svalutarsi, a non piacersi.

PERCHE’ SI TRADISCE?

Le ragioni sono numerose:

  • per uscire dalla monotonia;
  • perché si sente la mancanza della vita da single;
  • perché le cose in famiglia non vanno bene;
  • per la necessità di dimostrare di valere qualcosa, di essere ancora attraenti e capaci di conquistare;
  • per un’insoddisfazione sessuale;
  • perché è uno stile di vita.

CHE TIPI DI TRADITORI (O TRADITRICI) ESISTONO?

  1. Traditori occasionali, che tradiscono per uscire temporaneamente dalla routine quotidiana; non si sentono in colpa in quanto dichiarano di continuare ad amare il/la partner.
  2. Traditori seriali, che agiscono un tradimento tutte le volte che se ne presenta l’occasione e che dunque hanno assunto questo comportamento come bagaglio esistenziale.
  3. Traditori bigami, che mantengono due relazioni contemporaneamente.
  4. Traditori da social o virtuali, più tollerati nelle reazioni del tradito.

COSA ACCADE QUANDO IL TRADIMENTO VIENE ALLA LUCE?

La coppia viene a trovarsi in una condizione in cui deve ricoprire nuovi ruoli e dunque non più un noi fatto di tu ed io, ma una relazione fatta dal tradito e dal traditore.

COME I COMPONENTI DELLA COPPIA CERCANO DI GESTIRE L’ACCADUTO?

Il tradito ha la necessità di trovare delle spiegazioni e lo fa rivolgendosi al traditore ricercando nella narrazione anche i minimi dettagli. Ciò anziché lenire la sofferenza, fa crescere a dismisura la rabbia, il dolore e il senso di inadeguatezza. Inoltre, pur sforzandosi di sopportare, nel caso in cui la relazione continui, recrimina continuamente, accusa, punisce e pianifica la vendetta, alimentando il senso di frustrazione.

Il traditore, dal canto suo, minimizza, cerca di rendere insignificante l’evento riferendo che è capitato ma non voleva, che è stato sedotto, colto in un momento di debolezza ma quel che è peggio è che ne attribuisce la responsabilità al tradito accusandolo di non avergli dedicato attenzioni, di essere stato distante emotivamente, di essersi occupato esclusivamente della scalata professionale, di aver lasciato uno spazio vuoto.

Queste tentate soluzioni non permettono alla coppia andare oltre l’accaduto.

SUPERARE UN TRADIMENTO E’ POSSIBILE?

E’ possibile, nella misura in cui entrambi siano in grado di abbandonare i copioni sopra delineati in favore di strategie più efficaci.

Dunque il traditore dovrà assumersi la responsabilità del comportamento attuato evitando di fornire motivazioni poco credibili che, elargite proprio da  chi ha tradito,  non saranno né accettate, né assunte come vere e opportune.

Il tradito ha la necessità di darsi una spiegazione ma dovrà darsi il tempo per trovarla dentro di sé, astenendosi dal domandare ossessivamente al partner perché, da quanto tempo, come e dove il tradimento si è realizzato, se l’altra è più bella, più giovane, più sexy.

Ognuno dovrà fare i conti con se stesso e chiedersi onestamente cosa è disposto o meno ad accettare. Qual è il limite invalicabile che non vuole oltrepassare, e fare le proprie scelte nel rispetto del proprio benessere.

Ogni crisi ridefinisce la relazione e ogni coppia deciderà quale sarà l’eredità di questa crisi.

Categorie
news

La manutenzione dell’amore: il corteggiamento (reciproco)

Manutenzione?

Si, proprio così. Come succede con qualsiasi altra cosa che fa parte della nostra vita: ridipingiamo le pareti per ridare nuovo splendore alla nostra abitazione, cerchiamo di conservare in buona efficienza la caldaia, portiamo l’automobile a fare il tagliando, conserviamo in buono stato di funzionamento l’impianto elettrico e così via.

E il legame sentimentale?

Spesso ce ne dimentichiamo, non rientra tra le priorità.

Perché?

Le cause possono essere numerose e tra queste si annoverano due false credenze:

  • che la relazione proceda integra a tempo indeterminato;
  • che, specie nelle coppie di lunga durata, non ci sia più nulla da svelare.

E proprio queste credenze generano staticità, immobilità, stallo nel ménage che inevitabilmente si atrofizza, si cronicizza nella routine e in un grigio torpore. Non si presta attenzione alla “spia luminosa” che lampeggia la quale suggerisce che, forse, è arrivato il momento di fare una “revisione”.

In che cosa consiste la “revisione”?  

Senza dubbio nella verifica dei livelli di confronto, dialogo, intimità fisica e affettiva, condivisione e aiuto reciproco.

Facile a dirsi, difficile a farsi, ma non impossibile da realizzarsi. Come procedere?

Una strategia che funziona per ritrovare in tempi brevi il giusto slancio e il gusto di piacere e di piacersi consiste nel recuperare dalla memoria il nostro primo appuntamento e tutta la fase dell’innamoramento.

Come abbiamo agito?

Tutti in fase di conquista abbiamo messo in atto un corteggiamento serrato.

Come si è manifestato?

  • Parole dolci e affettuose: ti amo, ti voglio bene, mi manchi, ho voglia di vederti…
  • Comportamenti amorevoli: baci, abbracci, carezze…
  • Complimenti: oggi sei particolarmente bella/o, mi piaci, questo taglio di capelli ti dona, l’abito che indossi ti valorizza…
  • Sorprese: bigliettini nel parabrezza dell’auto, piccoli cadeaux, cene romantiche…
  • Effusioni erotiche: sei sexy, ti desidero, mi ecciti…

E dunque?

Recuperiamo l’abitudine al corteggiamento, (ovviamente reciproco), che dovrebbe essere non solo un preliminare d’amore ma una costante nel comportamento relazionale utile a mantenere sempre vivace e non scontato il rapporto di coppia.

Dott.ssa R. Crivello

Categorie
news

LA MENOPAUSA: UNA NUOVA VITA SESSUALE

Cos’è la menopausa?

E’ un evento naturale e inevitabile nella vita di una donna che si manifesta con la cessazione definitiva delle mestruazioni come conseguenza dell’esaurirsi dell’attività ovarica.

Quando insorge?

L’età media si aggira intorno ai 51 anni e corrisponde alla fine della vita fertile.  Quando si presenta prima dei 40 anni si definisce menopausa precoce e può essere causata da anomalie genetiche (ereditarie) o insufficienza ovarica. Inoltre è possibile che essa sia il risultato di terapie farmacologiche o di interventi chirurgici.

Quali sono i sintomi?

I sintomi sono numerosi e tra i più frequenti troviamo:

  • sudorazioni
  • vampate di calore
  • difficoltà di concentrazione
  • irritabilità
  • disturbi del sonno

Influenzano la vita di coppia:

  • calo del desiderio
  • secchezza vaginale
  • rapporti sessuali dolorosi

Cosa determina il calo del desiderio?

Il calo del desiderio è legato ai cambiamenti ormonali, in particolare di estrogeni e androgeni, che si verificano durante questa delicata fase della vita di una donna.

Essere in menopausa significa dover rinunciare all’intimità sessuale?

No. La menopausa modifica in qualche misura la relazione sessuale nella coppia ma non la interrompe. E’ necessario essere consapevoli dei cambiamenti che si delineano e agire su due fronti:

  • consultare professionisti che possano favorire il miglioramento della risposta sessuale, sia a livello fisiologico che psicologico;
  • migliorare il dialogo e la comunicazione con il partner adottando nuovi e più sensuali rituali di corteggiamento, per scoprire insieme una nuova sessualità fatta di preliminari, giochi di fantasia e di seduzione.

Essere informati e fare le giuste scelte consentirà di vivere la menopausa non come la fine della vita sessuale bensì come un nuovo inizio.

Categorie
news

METODI NATURALI PER AUMENTARE IL DESIDERIO SESSUALE

La libido, ovvero quella particolare energia psico-fisica che spinge l’essere umano a dedicarsi ad attività sessuali, può ad un certo punto della vita di ognuno ridursi significativamente.

Il calo può essere permanente o transitorio.

Nel primo caso alcuni tra i fattori che influenzano negativamente la spinta libidica possono essere:

  • Invecchiamento: la libido cala fisiologicamente all’aumentare dell’età
  • Stato di salute fisica: diverse malattie croniche riducono l’appetito sessuale
  • Stato di salute psichica: la depressione smorza l’interesse, il desiderio e il piacere sessuale
  • Uso di farmaci: diversi tipi di farmaci, per esempio gli ansiolitici determinano riduzione e, in alcuni casi, assenza di desiderio sessuale

Di contro la transitorietà che caratterizza il calo del desiderio non è riconducibile a cause specifiche ed individuabili e, soprattutto, si configura come una condizione più facilmente reversibile.

In quest’ultimo caso si può ricorrere ad accorgimenti naturali che possono efficacemente contrastare questo spiacevole inconveniente e contribuire all’incremento del benessere individuale e di coppia. Eccone alcuni:

  1. Adottare uno stile di vita sano ed equilibrato, promuovendo la riduzione del sovraccarico alimentare e migliorando l’apporto di cibo in termini di qualità,  praticando attività fisica regolare e moderata che migliora la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e,  di conseguenza,  l’irrorazione di tutti gli organi e le performance sessuali
  2. Eliminare le fonti di stress,  tra cui preoccupazioni quotidiane o relazioni tossiche che spesso costituiscono un freno alla dimensione intima e al piacere
  3. Viaggiare alla scoperta del proprio corpo, per entrare in contatto con il proprio sé corporeo e scoprire nuove aree di sensibilità erotica
  4. Utilizzare integratori alimentari quali Tribulus terrestris, Damiana, Ginkgo biloba e in particolare Maca peruviana, un tubercolo capace di incrementare efficacemente la vitalità, l’energia fisica e mentale e il desiderio sessuale.

Dottoressa Rosalia Crivello

Categorie
news

Prevenzione sessuale a tutto tondo: il Dental Dam

Quando si parla di prevenzione sessuale la nostra mente richiama immediatamente un’immagine: il rapporto sessuale di tipo penetrativo che in termini di prevenzione si traduce nell’utilizzo del preservativo, sia in versione maschile che femminile.

L’incontro sessuale, però, non è monotematico bensì ricco di diversi tipi di interazione tra i partner, incluso il rapporto sessuale orogenitale (fellatio, anilingus e cunnilingus), dimensione fondamentale dell’intimità sessuale.  

Il sesso orale è una pratica sessuale molto piacevole ed efficace per il raggiungimento dell’orgasmo, sia maschile che femminile.

Allo stesso tempo, però, essa può costituirsi come veicolo di contagio per ciò che concerne le malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto in presenza di lesioni sui genitali o sulla bocca.

Per evitare di correre tali rischi è importante proteggersi utilizzando ausili adeguati, dunque i già noti preservativi e il Dental Dam, una sorta di fazzolettino in lattice di piccole dimensioni impiegato come barriera tra la bocca e la vagina o l’ano, efficace per prevenire infezioni orali, vaginali o anali.

La traduzione letterale è “diga dentale”, nome che gli deriva dall’uso che ne viene fatto in chirurgia odontoiatrica, e che si è mantenuto anche per l’utilizzo in ambito sessuale.

Acquistabile on-line e in farmacia, è possibile trovarne di diversi colori e profumazioni: mirtillo, fragola, cioccolato, menta.

Prima di adoperarlo è opportuno assicurarsi che sia integro, senza fori.

Durante l’utilizzo è necessario:

  • maneggiarlo con attenzione, per evitare di lesionarlo;
  • usarlo solo una volta e sempre dallo stesso lato;
  • non spostarlo da una zona urogenitale all’altra, per evitare il trasferimento di microbi e virus.

Il maggior ostacolo al suo utilizzo è legato alla preoccupazione o alla credenza errata che non si provi sufficiente piacere; in realtà, dopo averne fatto esperienza, ci si potrà rendere conto che la stimolazione è ugualmente intensa e piacevole.

Il “sesso sicuro” è l’esperienza più travolgente in assoluto!

Dottoressa Rosalia Crivello

Categorie
news

“Sexting: il sesso ai tempi della società interconnessa”

Il termine “sexting” deriva dall’incontro delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare testi) e si concretizza nell’ invio/condivisione di messaggi, immagini, video di natura esplicitamente sessuale, in cui i protagonisti sono gli interlocutori stessi.  

Frequentemente lo scambio avviene tramite smartphone, chat, social media e posta elettronica. 

Nella società odierna, in cui si vive costantemente “interconnessi”, si presenta come una pratica diffusa e abituale, che coinvolge sia adulti che adolescenti.

Perché si fa “sexting”?

Il sexting non va etichettato come una pratica esclusivamente negativa.

Farlo può essere divertente soprattutto all’interno di una coppia consolidata che lo sperimenta per: 

  • la voglia e il piacere di amoreggiare in maniera più spinta;
  • riattivare/mantenere vivo il rapporto e la curiosità, dopo anni e anni di relazione;
  • incontrarsi sessualmente, dato che, a causa della distanza fisica, non si ha altro modo.

Nelle coppie di recente formazione può configurarsi come una sorta di “preliminare” all’incontro “fisico” vero e proprio, in quanto permette di controllare e gestire meglio l’ansia legata al primo incontro.

Il “sexting” può, di contro, essere usato impropriamente, soprattutto dai giovani, che spesso svincolano tale pratica dalla relazione sentimentale e, addirittura, la esercitano in assenza di un vero desiderio sentimentale/sessuale, ricorrendo ad essa come mezzo per procurarsi gratificazioni momentanee e illusorie ovvero:

  • desiderio di apparire, esibirsi e piacere a tutti i costi;
  • stare al centro dell’attenzione;
  • strumento di potere, di controllo, di gestione dell’altro/a.

In entrambi casi è necessario essere consapevoli che fare “sexting” espone a diversi rischi.

Quali sono i rischi del sexting?

I rischi sono principalmente legati al fatto che immagini/video possono essere inviate ad altre persone, senza il consenso degli interessati. L’invio viene messo in atto per diversi motivi:

  • esibire la conquista come un trofeo;
  • vantarsi con gli amici;
  • cercare consensi;
  • danneggiare l’ex partner (porno-vendetta) dopo la separazione;
  • estorsione sessuale, ovvero minaccia di diffondere il contenuto intimo in cambio di soldi o altro;
  • cyberbullismo.

Cosa fare per tutelarsi: ecco alcuni consigli

  • Modificare spesso le password degli account personali e controllare le impostazioni di privacy;
  • non interagire sui social con persone sconosciute;
  • fare uno “screenshot” dei post o messaggi ritenuti offensivi;
  • bloccare gli account che inviano contenuti sgradevoli;
  • copiare il link completo del profilo di chi utilizza impropriamente un’immagine, operazione necessaria per poter procedere alla denuncia;
  • fare “sexting” soltanto con persone di cui ci si fida e smettere di farlo di fronte al minimo dubbio sull’affidabilità del partner, non prima di essersi assicurati che quest’ultimo/a abbia cancellato tutte le foto/video;
  • non fare “sexting” se non è gradito, il consenso deve essere condiviso;
  • sentirsi liberi di ritirarsi in qualsiasi momento da questo particolare momento di condivisione sessuale;
  • inviare esclusivamente foto/video in cui il proprio volto non viene mostrato;
  • non mostrare tratti riconoscibili, come i nei o i tatuaggi;
  • non conservare le foto contenenti immagini “hot” sul proprio dispositivo, potrebbe finire nelle mani sbagliate;
  • segnalare immediatamente al gestore del sito la diffusione di un contenuto privato, avvenuto senza il proprio consenso.

Di fronte alla diffusione di proprie immagini e video on-line è di fondamentale importanza chiedere aiuto a professionisti esperti, anche solo per avere un consiglio.

Dott.ssa Rosalia Crivello

Categorie
news

VAGINISMO E INFERTILITA’ NELLA COPPIA

VAGINISMO

Il vaginismo è una disfunzione sessuale femminile che viene descritta nel DSM 5 all’interno della categoria nosografica “Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione”.

Clinicamente è caratterizzata da fobia della penetrazione, associata a spasmo involontario dei muscoli che circondano la vagina.

Tale condizione non solo impedisce il rapporto sessuale ma può inibire anche altre situazioni in cui è prevista la “penetrazione”, dunque l’introduzione di assorbenti interni e la visita ginecologica.  

La disfunzione può essere:

  • primaria: presente fin da quando la donna è diventata sessualmente attiva.  Un’educazione familiare troppo rigida, soprattutto in tema di sessualità, è stata spesso considerata uno dei fattori predisponenti correlati alla diagnosi di vaginismo;
  • secondaria: compare dopo mesi o anni di rapporti sessuali normali e può essere la conseguenza di eventi traumatici, patologie genitali, interventi chirurgici, menopausa, ….

Il “vaginismo primario” è la principale causa di matrimonio non consumato e dunque di infertilità.  

INFERTILITA’ E STERILITA’: DIFFERENZE

L’infertilità è l’incapacità della coppia di concepire, per cause relative ad uno o entrambi i partner.  Non si riferisce ad una condizione assoluta e definitiva ma è legata ad uno o più fattori interferenti (il vaginismo è da considerarsi un fattore interferente) ed è una situazione che generalmente potrebbe essere risolvibile.

Si differenzia dalla sterilità, in quanto, in questo caso, uno o entrambi i membri della coppia sono affetti da una condizione fisica permanente che non permette il concepimento. Ciò si verifica a causa di diverse patologie, come nel caso di azoospermia, di menopausa precoce o di assenza di utero congenita.

CONSEGUENZE FUNZIONALI DEL VAGINISMO

Le difficoltà funzionali del disturbo si associano a:

  • interferenze nella soddisfazione del rapporto di coppia;
  • incapacità di concepimento attraverso rapporti sessuali pene/vagina.

VISSUTO DEI PARTNER

Nell’uomo spesso si manifesta un certo livello di frustrazione legato al non potere avere rapporti sessuali penetrativi con la partner e, nella donna, affetta da vaginismo, si delineano senso di inadeguatezza e paura dell’abbandono.

Entrambi i partner sviluppano inoltre una forte preoccupazione per il timore di non poter concepire un figlio.

Dunque una problematica che evidenzia limiti e rinunce legati alla difficoltà di poter instaurare una gravidanza e al contempo soddisfare esigenze di intimità sessuale completa nella coppia.

Una situazione che può risultare molto dolorosa soprattutto se la principale aspettativa dei partner è quella di coronare il sogno di una famiglia

TERAPIA SESSUOLOGICA

Molti matrimoni bianchi si risolvono quando la coppia dopo aver acquisito piena consapevolezza della situazione, supera la vergogna e chiede aiuto.

Il desiderio di un figlio è spesso la motivazione principale.

La Terapia Sessuologica porta ad ottimi risultati in quanto consente la risoluzione del problema in un’alta percentuale di casi.

Dottoressa Rosalia Crivello

Categorie
news

Sessualità: come parlarne ai figli

Nonostante la liberalizzazione sessuale degli ultimi decenni, nonostante i riferimenti sessuali quasi in ogni contesto, ancora oggi uno dei temi che i genitori non riescono ad affrontare con i figli, o rispetto al quale incontrano molte difficoltà,  riguarda la sessualità.

Ciò è dovuto da una parte ai tabù che accompagnano questa dimensione, per cui  non si ritiene opportuno parlarne, dall’altra a numerose  false credenze le quali  inducono a pensare, per esempio,  che  il sesso sia puro istinto e che il tutto debba avvenire naturalmente e spontaneamente.

Ma il sesso è qualcosa di naturale negli animali i quali non sono influenzati dalla cultura e non vengono educati in base a determinati valori o principi.  Gli esseri umani si.

Per cui lasciare i ragazzi in balia esclusivamente del -fai da te- può condurli al reperimento, soprattutto per mezzo della rete, di  informazioni frammentarie e non realistiche che può confonderli e indurne l’accesso alla sessualità in maniera poco responsabile e svincolata dalla relazione.

Lo specifico compito dei genitori, dunque, è proprio quello di educare, ovvero fare in modo che i figli si attrezzino ad affrontare la vita per realizzare interamente loro stessi, anche quando l’argomento è il sesso. Un’educazione sessuale solida consente di prepararli  ad una gestione adeguata, sana e responsabile della loro vita sessuale.

Come si comincia?

La prima cosa da fare è riflettere, da genitore, sul proprio vissuto personale e dunque sul  rapporto che si ha con la sessualità, come è stata vissuta  questa dimensione, quale significato si attribuisce al termine sessualità, che conoscenze si hanno in materia. Fatto ciò è necessario introdurre l’argomento in modo naturale e semplice.

Si può iniziare sin dalla più tenera età assecondando la naturale curiosità che caratterizza l’infanzia. Curiosità, che può manifestarsi nel momento in piccoli si confrontano con la “nudità”, propria e dei genitori, e cominciano a fare domande rispetto alle differenze corporee che notano. Sarà sufficiente non coprirsi e rispondere utilizzando un linguaggio adeguato all’età.

Nel momento in cui bambini e le bambine cominciano ad esplorarsi, e ciò accade molto presto, non bisogna arrestare questa scoperta; si accarezzano per conoscere il loro corpo  e lo fanno in maniera naturale assecondando le percezioni corporee. Interrompere questa esplorazione  può creare inibizione e generare,  come conseguenza, l’associazione sessualità uguale tabù.  

Con l’aumentare dell’età, intorno ai 7-8 anni  è necessario utilizzare i nomi scientifici delle parti intime, quali pene o vagina e, in maniera graduale, si potrà affrontare l’argomento “trasformazione”, per permettere loro  di riconoscere i segnali che danno l’avvio all’inizio dello sviluppo.

La spiegazione relativa alla trasformazione dovrà includere anche la prima eiaculazione e la prima mestruazione.

Sarà opportuno  spiegare che sia il pene che la vagina  portano al raggiungimento del piacere, che sono parti che vanno protette dalla curiosità degli sconosciuti, che crescendo potranno essere condivise  con un’altra persona e che svolgono un’importante funzione  legata alla procreazione. Il tutto costituirà la base per parlare di rapporti sessuali e di contraccezione.

Condividere letture e film è inoltre un buon modo per facilitare il dialogo sull’argomento.

E’ fondamentale inoltre  che i bambini/ragazzi sappiano che la sessualità è una dimensione che fa capo al benessere della persona, è un modo per conoscersi, per conoscere l’altro, da non praticare con superficialità e che sono fondamentali, in seno ad essa,  fiducia e rispetto reciproco.

Parlate dunque in maniera aperta e sincera ai vostri figli e in questo modo diventerete per loro un punto di riferimento. Inevitabilmente, crescendo,  cercheranno informazioni altrove ma almeno avranno una base di conoscenza da cui partire che consentirà loro di fare delle scelte sensate e  sapranno che, per qualsiasi dubbio, preoccupazione o perplessità potranno contare su qualcuno con cui confrontarsi.