Il termine dispareunia definisce un disturbo sessuale caratterizzato da “persistente o ricorrente dolore genitale durante i tentativi di penetrazione o durante la penetrazione completa vaginale nel rapporto sessuale”.[1]
E’ una condizione che può riguardare sia uomini che donne ma che interessa in maggior misura il sesso femminile.
Si può distinguere in base:
alla zona in cui si avverte dolore:
- superficiale, quando la sensazione dolorosa si verifica all’inizio del rapporto, in corrispondenza dell’orifizio vaginale
- profonda, quando il dolore è percepito nella vagina posteriore, in seguito a penetrazione completa;
- mista, che comprende entrambe le precedenti
al tempo d’insorgenza:
- primaria, se il dolore è presente fin dall’inizio dell’attività sessuale
- secondaria, se la condizione dolorosa si presenta dopo un periodo di attività sessuale in assenza di dolore
alle caratteristiche:
- generalizzata, non dipendente da partner o circostanze
- situazionale, solo in determinati contesti e/o con alcuni, o anche con un solo, partner.
Le cause sono numerose e di diversa natura. Eccone alcune:
- biologiche: infettive, ormonali, muscolari, vascolari, chirurgiche, fibromi, endometriosi, malattia infiammatoria pelvica
- psicosessuali: fobia del dolore, ansia, traumi legati ad abusi sessuali
- relazionali (che peggiorano la condizione dolorosa): scarsa abilità sessuale del partner, dissidi coniugali, dimensioni anatomiche genitali poco compatibili.
Al primo cenno di dolore è opportuno rivolgersi ai professionisti del settore, (ginecologo, urologo, sessuologo, psicologo, psicoterapeuta) al fine di individuarne l’origine e procedere con le cure più appropriate.
[1] Jannini, Lenzi, Maggi (2013). Sessuologia medica. LSWR S.r.l. Milano.