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Acrofilìa: l’eccitazione ad alta quota.

La locuzione acrofilìa è l’insieme di due parole, acro e filìa.

Acro, primo elemento compositivo di vocaboli, deriva dal greco ἄκρος che significa «punto estremo» o «più alto»[1], come in acropoli, in cui si fa riferimento alla parte più alta della città.

Filìa, secondo elemento compositivo di vocaboli, deriva dal greco  ϕιλία e significa «amore, amicizia», o anche «tendenza, affinità»[2].

Il termine definisce la preferenza, di alcune persone, a considerare molto eccitanti le attività sessuali in ambienti la cui altezza è elevata.

I luoghi privilegiati, nei quali questa esperienza copulatoria più frequentemente si realizza, sono gli aerei e le elevazioni a strapiombo. 

L’amoreggiare in volo ha dato vita al Mile High Club[3],  un’organizzazione mondiale, senza alcuna sede fisica, di cui fanno parte tutti coloro i quali hanno fatto sesso in volo, ad un’altitudine superiore ai 1600 metri.


[1] https://www.treccani.it/vocabolario/acro/

[2] https://www.treccani.it/vocabolario/filia/

[3] Ayzad (2009). Il dizionario del sesso insolito. Castelvecchi Editore.

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