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Criofilìa: freddo, che passione

Crio, primo elemento di parole composte, deriva dal greco κρύος e significa “freddo, gelo”[1].

Filìa, secondo elemento di parole composte, deriva dal greco ϕιλία e indica “amore, amicizia” o anche “tendenza, affinità”[2].

In biologia, per fare un esempio, il lemma criofilo descrive organismi che prediligono temperature basse o rigide.

Rispetto alla sessualità, il termine criofilìa viene impiegato per segnalare “la passione per giochi che coinvolgono il freddo”[3], ben inteso giochi erotici.

I cubetti di ghiaccio, dunque, entrano in camera da letto e diventano un accessorio per stimolarsi vicendevolmente, in un percorso erotico che lambisce ogni centimetro di pelle.

Gli ice cubes oltre a rendere frizzante l’incontro sessuale, “prolungano la capacità di trattenere l’orgasmo”[4], intensificano l’eccitazione e amplificano piacere reciproco.

Ottima alternativa all’aria condizionata, quando le temperature sono afose!


[1] https://www.treccani.it/vocabolario/crio/

[2] https://www.treccani.it/vocabolario/filia/

[3] Ayzad (2009). Il dizionario del sesso insolito. Castelvecchi editore.

[4] https://www.menshealth.it/usa-il-ghiaccio-per-scaldare-le-tue-serate-ndash-33-menshealth-5974

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