Nel momento in cui si comincia a sperimentare la sessualità un aspetto naturale e imprescindibile è rappresentato dalla masturbazione, ovvero la pratica autoerotica che consente ad ognuno di stimolare i propri organi sessuali per ottenere piacere.
Il tema però, riferito al genere femminile e nonostante la maggior libertà sessuale acquisita dalle donne negli ultimi decenni, è ancora considerato scabroso, e quel che è peggio considerato scabroso dalle donne stesse.
Poche donne infatti parlano apertamente di masturbazione (anche se accedono a questa dimensione ) e molte altre dichiarano di non praticarla.
Perché accade questo?
Le ragioni sono svariate e innumerevoli.
C’è chi la considera appannaggio esclusivamente maschile, chi ha pregiudizi legati al ”buon costume”, chi vive la sessualità femminile passivamente (il piacere deve procurarlo l’uomo), chi la considera un surrogato per compensare una vita sessuale scadente, chi pensa sia un chiaro segnale di perversione, chi risente dei condizionamenti familiari e/o di restrizioni religiose……………
Il tutto ha alla base la mancanza di una corretta informazione/educazione legata al tema.
L’autoerotismo, infatti, è un aspetto fondamentale dell’esperienza erotica, sia per gli uomini che per le donne, presente fin dalla primissima infanzia e documentata in tutte le culture.
E’ quel percorso di conoscenza psico-corporea che la donna intraprende molto presto e che successivamente l’accompagnerà alla dimensione del piacere adulto.
L’autostimolazione dei genitali nelle bambine inizia intorno ai 10-11 mesi, come attività intermittente, e viene impiegata prevalentemente come attività consolatoria. Diventa una pratica assidua, finalizzata al piacere genitale, durante la pubertà e rimane una pratica costante e volontaria in età adulta, come ricerca del piacere autonomo o come ricerca del piacere all’interno del rapporto di coppia.
Oltre a condurre all’apice del piacere sessuale, la masturbazione, apporta numerosi benefici:
- dal punto di vista fisiologico, in quanto favorisce la diminuzione dei dolori muscolari e dei dolori mestruali, rafforza il tono muscolare nelle zone pelviche e anali, riduce la probabilità di perdite e prolasso uterino;
- dal punto di vista psicologico, perché migliora l’immagine di sé e innalza i livelli di autostima, aumenta la consapevolezza del proprio corpo e dei propri centri del piacere, permette la diminuzione dei livelli di stress e l’aumento delle sensazioni di benessere;
- migliora la relazione di coppia in quanto favorisce la complicità, diventa un collante dell’intimità, rende la comunicazione sessuale tra i partner più efficace, stimola la creatività, permette di dare e ricevere gratificazione sessuale.
La masturbazione, oltretutto, ha un buon valore terapeutico soprattutto per le donne che soffrono di disturbi della risposta sessuale, come l’anorgasmia.